Stabilire precise regole di abbinamento è molto difficile e vanno evitati imperativi rigidi ( non bisogna dimenticare i gusti personali e rispettarli; nessun dogma!) perché sia le vivande, sia il vino sono sostanze complesse che possono dare sensazioni gustative ed olfattive molto diversificate, interagenti e personali . Abbinare sapientemente cibo e vino significa creare un'armonia di profumi e gusti, in modo da esaltare le caratteristiche di entrambi. Un facile, semplice aiuto nell’abbinare il vino è quello di osservare il colore della pietanza: piatti colorati, come le carni rosse o i condimenti a base pomodoro e le salse intense con vini colorati (dal rosato al rosso) , piatti poco colorati (carni bianche bollite, salse leggere, ecc.), con vini bianchi o rosati o comunque poco colorati. Allo stesso modo la struttura del piatto segue quella del vino.
La regola generale è che il vino non deve predominare sul piatto e viceversa: il corpo del vino deve essere adeguato alla struttura della pietanza. Un piatto dal sapore delicato richiede un vino "leggero", mentre un piatto ricco e gustoso predilige un vino ben strutturato.
Gli abbinamenti possono essere effettuati secondo questi elementi :
Rispettando la tradizione e il luogo d’origine: sono quelli che legano il piatto di una regione al vino prodotto nella stessa zona.
Per contrapposizione dei sapori. Le sensazioni del vino vanno a contrastare precise sensazioni nel cibo. Esempio: l'acidità del vino con la sensazione grassa, la sensazione untuosa del cibo con la sensazione tannica oppure la tendenza dolce di un piatto con l'effervescenza di un vino spumante
Per esaltazione dei sapori: quando l'abbinamento tende a far emergere ed accentuare le caratteristiche simili tra i cibo e il vino. È il caso di piatti speziati e vini molto profumati, vini dolci con dessert dolci
Per similitudine: Con piatti strutturati saranno impiegati vini di corpo e potenti, mentre con piatti leggeri saranno abbinati vini semplici (un po’ come dicevamo sopra per il colore).
SUCCESSIONE DEI VINI IN TAVOLA
Regole di base: bianco – rosato – rosso ; leggero – più importante – strutturato..
TEMPERATURA DI SERVIZIO
Spumanti – liquorosi – aromatizzati 6 – 8 °C–
Bianchi normali 8 – 10 °C
Rosati – rossi leggeri – novelli – dolci 10 – 12 °C
Bianchi “di corpo” – rossi medi giovani 14 – 16 °C
Vini invecchiati – grande struttura 16–18–20 °C
STAPPATURA E DECANTAZIONE
a) prelevare la bottiglia senza eccessivi scuotimenti
b) lasciare verticale la bottiglia quando possibile almeno 1 ora c)stappare prima la bottiglia (se vino invecchiato meglio versarlo in una brocca)
QUALE TIPO DI BICCHIERE?
Il bicchiere deve avere lo stelo perché:
1) eventuali odori della mano confondono il profumo del vino
2) evitare il riscaldamento del vino
Disegno FLUTE: spumanti – champagne - (allungato, permette di osservare il perlate – esalta il sapore “dolce” )
Disegno BICCHIERE A TULIPANO: ogni tipo di vino - (bordi leggermente aperti per apprezzare i profumi)
Disegno BALLON: coppa larga e panciuta- (consente ossigenazione del vino, quindi adatto ai vini invecchiati)
Disegno COPPA LARGA e bassa: spumanti dolci – moscato – aromatici - (permette di apprezzare con nitidezza i ricchi
aromi che si sprigionano- esalta meno il dolce